sabato 11 aprile 2009

Leggi la fiaba: "Il paese dove non si muore mai"



Il paese dove non si muore mai ( leggi mentre ascolti la musica del video-clip)
C'era una volta un giovane che, salutati i genitori e gli amici, partì per cercare
il paese dove non si muore mai. A tutti quelli che incontrava chiedeva:
"Sapete dove si trova il paese in cui non si muore mai?".
Ma nessuno sapeva rispondergli.
Un giorno, incontrò un vecchio che spingeva una carriola piena di pietre.
"Non vuoi morire? - chiese il vecchio - Resta con me! Non morirai finché io non avrò trasportato tutta questa montagna con la mia carriola, pietra dopo pietra".
"Quanto tempo occorrerà?".
"Almeno 100 anni".
"E dopo morirò?".
"Naturalmente".
"Allora non è ciò che desidero". Il giovane proseguì e giunse in una vasta foresta; un vecchio stava tagliando i rami con un falcetto.
"Se non vuoi morire, rimani con me; non potrai morire prima che io abbia finito di tagliare tutta questa foresta con il mio falcetto".
"E quanto occorrerà?".
"Almeno 200 anni".
"E dopo morirò? Non è quello che voglio". Il giovane ripartì e arrivò in riva al mare; trovò un vecchio che stava osservando un'anatra che beveva l'acqua del mare.
"Non morirai finché l'anatra non avrà bevuto tutta l'acqua del mare" disse il vecchio.
"E quanto ci vorrà?".
"Almeno 300 anni".
"E dopo dovrò morire?".
"Ovvio". "Allora non è ciò che desidero". Una sera, giunse presso un magnifico palazzo. Bussò e comparve un vecchio.
"Sapete dirmi dove si trova il paese in cui non si muore mai?".
"È questo! Finché abiterai qui non morirai!". Il giovane rimase con il vecchio per lunghi anni senza rendersi conto del tempo passato. Un giorno disse:
"Mi piacerebbe andare a vedere cosa è successo ai miei genitori.".
"Sono morti, ormai" disse il vecchio.
"Vorrei rivedere il mio paese".
"Allora prendi il cavallo bianco che corre veloce come il vento e fai attenzione: non mettere i piedi per terra per nessun motivo, altrimenti morirai!".
Il giovane montò sul cavallo e partì.
Al posto del mare, c'era una grande prateria. "Ho fatto bene a non rimanere qui!" si disse il giovane.
Dove si trovava la foresta c'era un terreno spoglio, senza neppure un albero. E nel luogo in cui si ergeva la montagna, ora c'era una pianura.
Giunse nel suo paese: tutto era cambiato. Cercò la sua casa ma non trovò neppure la strada. Chiese notizie della sua famiglia e dei suoi amici, ma nessuno se ne ricordava.
"Non mi resta che tornare da dove son venuto" pensò.
Sulla strada del ritorno, vide, fermo su un lato della strada, un carretto colmo di vecchie scarpe, trainato da un bue.
Il carrettiere gli disse: "Signore, per favore, aiutatemi. La ruota è rimasta incastrata".
"Ho fretta - disse il giovane - e poi, non posso mettere i piedi per terra".
"Vi prego; il giorno sta per finire e non posso procedere".
Il giovane ebbe pietà e scese da cavallo, ma appena ebbe posto un piede per terra il carrettiere lo afferrò per il braccio:
"Finalmente ti ho preso! Sono la Morte e tutte le scarpe che vedi nel carretto le ho consumate per inseguirti; ma è inevitabile che voi tutti cadiate prima o poi tra le mie mani, tu come gli altri: non c'è modo di sfuggirmi!".
E il giovane fu costretto a morire come tutti gli altri uomini.


Ora analizza il testo e rispondi.
- Chi è il protagonista della fiaba?
- Perchè si allontana da casa?
- Qual è la richiesta che egli fa ai vecchi incontrati durante il lungo cammino?
- Sapresti indicare la morale di questa fiaba?



venerdì 10 aprile 2009

Il giardino incantato (2° parte)

Ecco la seconda parte del racconto.
Chi sono i protagonisti e cosa scoprono?



Racconto: il giardino incantato (1° parte)

Ascoltate la prima parte del racconto di Italo Calvino.



mercoledì 8 aprile 2009

E' ancora attuale e significativo leggere o ascoltare le fiabe ed i racconti fantastici? Sono adatti solo ai bambini piccoli? Cosa possono comunicare ai bambini ed ai ragazzi di oggi che ogni giorno usano con crescente destrezza il computer e sono dei campioni di videogame?
Se ci fermiamo a riflettere un istante ci accorgiamo che ancora oggi le fiabe e i racconti fantastici mantengono tutto il loro fascino inalterato nel tempo: contengono una forza misteriosa che cattura l'attenzione non solo dei bambini ma anche degli adulti che rivivono sensazioni e sentimenti provati nella loro infanzia e adolescenza. La fiaba, rappresenta il regno in cui si scatenano in piena libertà la fantasia e l'immaginazione; i racconti fantastici narrano le avventure infantili o adolescenziali attraverso le quali i protagonisti si immergono nel mondo che li circonda scoprendone l'esistenza di aspetti meravigliosi.
Il mondo delle fiabe è stracolmo di esseri e oggetti incantati che spesso aiutano i protagonisti nella lotta tra il bene ed il male, dove i buoni vincono ed i cattivi perdono e dove il tempo ed i luoghi sono lontanissimi. Le fiabe hanno qualcosa di vero perchè, come asseriva Italo Cavino, " le fiabe sono vere" poichè rappresentano una spiegazione della vita, semplice ed ingenua ma ricca di saggezza popolare.
Dunque, non temere di intraprendere questa navigazione nel fantastico mondo delle fiabe e dei racconti avventurosi che ti fanno crescere e ti permettono di conoscere la bellezza dell'ambiente che ti circonda, le mille facce della vita reale, piena di ostacoli da superare, problemi da risolvere, avversari da combattere, amici da aiutare...